Aumenti del premio assicurativo: come difendersi

Ecco come tutelare i proprio diritti rispetto
alla spesa crescente delle polizze Rc Auto

Si continua a parlare di aumenti, ne siamo martellati quotidianamente in tutti i campi o settori, ma sembra che per le Compagnie di assicurazioni sia il tema ricorrente. Sappiamo che quando sarà ora di pagare il “premio” assicurativo (come è definito in gergo tecnico), sapremo già in anticipo che, se anche siamo stati conducenti virtuosi, ci sarà ad aspettarci l’aumento della tariffa. Si scende di una classe di merito, e invece di pagare meno, come sarebbe logico, paghiamo un po’ di più dell’anno prima, come ci avevano annunciato alla TV e sui giornali. E bisogna anche sentirsi fortunati, perché se mai avessimo la “colpa” di aver procurato un incidente durante l’anno, i sudori freddi, in prossimità della scadenza annuale, salirebbero a dismisura. Insomma, un vero e proprio salasso, per non parlare di un diciottenne appena patentato che per la sua prima assicurazione arriva a pagare somme da capogiro. Ancora peggio se parliamo del problema che le Regioni del centro e del sud Italia devono affrontare per la penalizzazione che i propri cittadini subiscono sul calcolo delle tariffe. Le tariffe delle polizze Rc auto stanno diventando fuori controllo: è quanto denunciano le varie associazioni dei consumatori le quali, nell’ambito del progetto “Rc Auto, quanto mi costi”, promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico, si sono unite con un importante intento, ovvero offrire ai cittadini informazioni utili sulle assicurazioni auto affinchè questi abbiano gli strumenti necessari per destreggiarsi nella materia e per far valere i propri diritti. Il progetto è stato realizzato grazie alla collaborazione di diverse associazioni: Cittadinanzattiva (capofila), Adiconsum, Assoconsum, CTCU.