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Assicurazione vita: le caratteristiche strutturali

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Contraente, assicurato e beneficiario non sempre coincidono. Ecco le possibilità per la miglior previdenza possibile

Assicurazione vitaNel ramo delle assicurazioni sulla vita si devono distinguere a monte le cosiddette “figure contrattuali” che entrano in relazione tra di loro, potendo, a seconda dei casi, coincidere o divergere. Naturalmente c’è la “compagnia”, ovvero l’agenzia assicurativa deputata alla formulazione delle proposte assicurative e alla stipula dei contratti, poi c’è il “contraente”, ovvero la controparte che firma la polizza con la compagnia, poi c’è la figura di “assicurato” (che può coincidere con il contraente), ovvero la persona sulla cui vita si basa la polizza e su cui si calcola il rischio assicurativo, infine c’è il “beneficiario”, cioè colui che intasca il premio (o la rendita) al verificarsi dell’evento o alla scadenza del contratto stipulato.
Quest’ultima figura, evidentemente, ricopre funzioni diverse secondo le varie fattispecie assicurative: nel caso morte, com’è intuibile, il “beneficiario” non può corrispondere alla figura dell’assicurato, anche per l’impossibilità anche logica di designare sé stessi come beneficiari di una somma di denaro nel caso della propria morte (che originerebbe un contratto monco e impossibile da onorare).
Quanto invece alle figure di “contraente” e “assicurato”, esse possono essere anche due persone distinte a condizione che il contraente abbia il consenso esplicito dell’assicurato per la stipula della polizza. Il contraente, dal canto suo, è titolare dei diritti e doveri contrattuali, cioè ha la facoltà di recedere o revocare il contratto, indipendente dalla volontà dell’assicurato e del beneficiario (in caso di persone diverse dal contraente).
Per meglio esemplificare i rapporti tra le figure contrattuali, è bene analizzare delle “polizze modello”.

• io stipulo un contratto, sono l’assicurato e il beneficiario caso vita (in questo caso contraente, assicurato e beneficiario coincidono)

• io stipulo un contratto, assicurando mia moglie e nominandola beneficiaria caso vita (qui coincidono assicurato e beneficiario ma è diverso il contraente)

• io stipulo un contratto, sono l’assicurato e nomino mia moglie beneficiario (qui coincidono contraente e assicurato ma è diverso il beneficiario)

• io stipulo un contratto, assicurando mia moglie e nominando mio figlio quale beneficiario (qui abbiamo invece tre figure distinte tra loro, contraente, assicurato e beneficiario)

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