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Vademecum del viaggiatore assicurato

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I trucchi per orientarsi tra le varie polizze: occhio alle spese sanitarie, agli sport estremi e allo smarrimento bagagli

Viaggiatore assicuratoUn buon metodo per scegliere la miglior polizza viaggi disponibile e calibrata sulle proprie esigenze è certamente quello di avere una sufficiente informazione del paese che si visita. Fatto questo passaggio bisognerà passare in rassegna – sebbene possa apparire pessimistico – tutti i possibili “guai” che possono accadere in una vacanza e valutare nel merito la spesa a cui ci esporrebbero (per questo è indispensabile avere informazioni sui paesi visitati). Ad esempio, rompersi una gamba in Stati Uniti sarebbe molto più “costoso” che rompersela in Grecia. E sbaglia chi pensa, con supponente e scontata ironia,  “io non ho intenzione di rompermi niente”. Noi italiani, in genere, consideriamo un infortunio solo relativamente al danno fisico che ci provoca, abituati ad un sistema sanitario nazionale gratuito o quasi, che tuttavia non trova corrispondenze analoghe in altri paesi. La stessa logica va applicata ad altri settori, per esempio quello delle spese legali. Insomma, pensare alle emergenze prima di affrontare un viaggio non vuol dire essere menagrami, equivale semplicemente a mettere in valigia delle pastiglie per il mal di testa. Ultimata questa fase, bisogna poi scegliere la polizza leggendo attentamente le condizioni contrattuali e le esclusioni (si veda a proposito del funzionamento l’articolo riguardo le polizze all risk e la loro differenza con le polizze a rischi nominati). Dunque, ricapitolando i passaggi:

Acquisire informazioni sui paesi che si sta andando a visitare

• Passare in rassegna gli incidenti possibili e il costo che ne deriverebbe

• Leggere attentamente le condizioni della polizza che si sta per stipulare

Da qui in avanti è utile cercare di passare ad esempi concreti, per evitare di imbattersi in spiacevoli sorprese. Partiremo, giacché si tratta dell’eventualità più frequente, al settore delle spese mediche. Innanzitutto c’è una notevole differenza tra le polizze che coprono le spese mediche “in loco” e quelle che rimborsano le prestazioni. Del resto anticipare i soldi di una prestazione sanitaria costosa, anche dando per scontato che essa non rientri nelle esclusioni (o che non ci rientri l’incidente che l’ha resa necessaria), potrebbe essere un’operazione finanziaria non per tutte le tasche. Nella spesa sanitaria, spesso è da includere il trasporto in ospedale, anch’esso non necessariamente agevole e indolore dal punto di vista economico. In Stati Uniti, un intervento cardiaco può anche superare i 100mila dollari. Una cifra insostenibile per moltissimi viaggiatori, ecco perché conviene assicurarsi. Altre evenienze molto costose sono le terapie e i giorni di ricovero in strutture ospedaliere.
Tra le cose a cui prestare notevole attenzione, ad esempio, sono le pratiche sportive e non che talvolta le compagine inseriscono tra le clausole di esclusione. Ad esempio lo sci, gli sport estremi, l’attività di go kart oppure la navigazione in mare, kanoa, paracadutismo. In generale si può tranquillamente sostenere che quasi ogni sport praticato durante la vacanza espone a rischi di infortuni, anche lievi, ma che possono costituire un salasso economico a seconda del costo della prestazione sanitaria del paese visitato. Dunque prima di scegliere una polizza bisogna avere un’idea più precisa possibile delle attività sportive che si intendono praticare (anche solo potenzialmente) e verificare che esse siano incluse nella copertura della polizza.
Capitolo importante è occupato dallo smarrimento dei bagagli: molte compagnie non coprono lo smarrimento di eventuali gioielli o oggetti di valore, nonostante ne sia stato denunciato lo smarrimento insieme al bagaglio. Oppure non coprono l’acquisto di generi di prima necessità conseguenti alla perdita o al furto delle valigie dell’assicurato. Occorre perciò verificare bene queste condizioni prima di firmare un contratto assicurativo.
Tra le coperture utili ci sono senza dubbio quelle relative allo smarrimento dei documenti di identità e di viaggio e, infine, quello sulle spese di annullamento. In quest’ultimo campo la tendenza da parte delle compagnie è di fissare limiti temporali precisi, talvolta troppo restrittivi, prima di rimborsare le penali di un viaggio annullato per causa di forza maggiore (ovvero un evento inatteso). Ad esempio alcune polizze possono essere stipulate solo nell’immediatezza (pochi giorni) dalla prenotazione della propria vacanze. Alcune compagnie invece tendono ad assicurare soltanto i viaggiatori che si siano affidati ad un’agenzia di viaggi o tour operator (on line o tradizionale) e non quelli che invece abbiano organizzato la propria vacanza da soli, provvedendo a prenotazioni scorporate di voli e hotel in modo autonomo e indipendente.
Insomma, sono tanti gli aspetti di una polizza viaggi da valutare prima della stipula, ben sapendo che ogni copertura – com’è ragionevole pensare – varierà da paese a paese, da periodo a periodo, anche a seconda dell’evento assicurato, sulla base delle medesime statistiche che incidono sul premio delle altre polizze (Rc Auto, Rc moto, indendio, eccetera).

 

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